Duchamp: “Sono giunto alla conclusione che non tutti gli artisti sono scacchisti, ma che tutti gli scacchisti sono artisti”

Se un signore preleva un oggetto all’interno della propria casa o da un luogo pubblico e lo sistema così com’è in una galleria d’arte, costui realizza un’opera cosidetta “ready-made” (letteralmente pronta all’uso). Il quid fornito dall’artista è dato dunque da questa scelta scioccante.
L’inventore di questa idea arrivò a disinstallare opportunamente un orinatoio dalla sua postazione originaria per sistemarlo in bella mostra: costui era il noto artista Marcel Duchamp (1887 – 1968).

Intorno al 1923, Duchamp allentò progressivamente il suo disimpegno artistico, e per dieci anni si occupò quasi esclusivamente di scacchi raggiungendo livelli alti. Stiamo parlando di un giocatore che divenne capitano della squadra olimpica francese, compagnine che annoverava tralaltro uno dei più grandi campioni della storia, Alexander Alekhine. Un amico, Man Ray (grande esponente del surrealismo) scrisse a proposito della nuova ossessione:  “Duchamp passò la maggior parte della settimana del viaggio di nozze a studiare problemi di scacchi, e sua moglie per la disperazione si vendicò alzandosi una notte mentre egli dormiva e incollò tutti i pezzi alla scacchiera. Divorziarono tre mesi dopo.
Nel 1963 è presente all’inaugurazione della mostra retrospettiva al Museo dell’Arte di Pasadena (sobborgo di Los Angeles) intitolata «Opere fatte da Marcel Duchamp o Rrose Selavy» e in quella occasione si fa fotografare in una partita di scacchi con una bella e prosperosa modella nuda (Eve Babitz).
Duchamp vide negli scacchi una fonte di creazione continua, mai monotona e sempre gravida. Un conflitto anche violento ma che realizza un opera, un nuovo artistico. Un processo creativo che arrivò talvolta a considerare più puro perchè a quei tempi non rendeva ricchi. (Conner)

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4 risposte a Duchamp: “Sono giunto alla conclusione che non tutti gli artisti sono scacchisti, ma che tutti gli scacchisti sono artisti”

  1. Aria ha detto:

    mi domando come sarà finita quella partita 🙂

  2. Aria ha detto:

    Tanto che alla fine lei divenne una ‘regina degli scacchi’ o come la Bacall faceva vincere il suo amato Bogart 😉

  3. Conner ha detto:

    Duchamp avrebbe battuto Bogart, Morricone, Kubrik messi insieme alla cieca..

    P.S. Purchè chiaramente la Bacall non avesse messo bocca 😉

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